I Momòno ci raccontano tutte le Forme che i rapporti possono assumere attraverso un’elettronica dai suoni raffinati ed eleganti.
La pelle che abito
Entri esci e te ne vaichissà quante forme assumeraie forse un giorno io saprò distinguerle
Ma i Momòno non cedono alla facile tentazione dei cliché e scavano in profondità, ponendoci una domanda scomoda: che forme assumono i rapporti quando finiscono? Dopo aver mischiato i propri confini con l’altro siamo costretti a cambiare pelle, uscendo dal bozzolo e rinascendo farfalle. Soltanto dopo questa trasformazione lacerante e dolorosa, potremmo guardare indietro e vedere la nostra pelle abbandonata sul pavimento, consapevolezza che ciò che è stato, è ormai morto.
Momòno, who?
La copertina
Se ancora qualcuno nel 2020 si sofferma a guardare la copertina degli album, noterà sicuramente la somiglianza con la copertina di Moderat, il disco dell’omonimo gruppo tedesco uscito nel 2009. Non a caso, nel sound dei Momòno, si riconosce la stessa sperimentazione di suoni che si ritrovano in alcune tracce, come Rusty Nails o A New Error. Il gruppo viterbese quindi, sia graficamente che musicalmente, riesce con sensibilità e astuzia a citare un gruppo che ha fatto la storia dell’elettronica. Un’impresa non semplice nel 2020, dove il plagio è sempre dietro l’angolo.